Il buon Davide ha segnalato a me Leandro, Matteo, David e Aaron questo interessante video su un prototipo di prodoto self-tracking Philips.
Mi interesso del tema da un pò e in modi diversi, da diverse direzioni anche gli amici, colleghi e “idearium brothers” su citati.
Sul tema del self-tracking sta investendo molte energie Kevin Kelly con The Quantified Self.
In sintesi il fenomeno self-tracking che ci interessa maggiormente è legato alla possibilità che nuovi device precisi, portabili e a costi non troppo elevati possano produrre un feedback sull’andamento della nostra attività fisiologica, emotiva e su alcuni comportamenti. Questa attività può essere attiva eo automatizzata, mantenuta personale o condivisa su social network. Vedi per esempio Nike+ (date un occhio al progetto dell’amico Matteo Penzo Geekrunning) o le interfacce neurali (vedi 1, 2).
Le possibilità le si stanno esplorando proprio in questi anni, con tutti i pro e i contro etici, business, tecnici, ecc..
I bisogni a cui può rispondere il self-tracking sono diversi non solo quelli legati al benessere (come scrissi qui) per quanto già da solo rappresenta una domanda molto grande.
Forse nel 2010 ci saranno delle sorprese …. stay tuned.