Personal Knowledge Management del benessere

Grazie allo sviluppo tecnologico si moltiplicano le opportunità di essere consapevoli della nostra complessità psicosomatica da un lato, dall’altro di conoscerla e provare a gestirla. Metto subito le mani avanti per tutti quelli un pò ossessivi che gioiscono ad ogni nuova opportunità di avere tutto sotto controllo! Calma … in questo caso è forse meglio imparare a lasciar andare e fluire. Detto questo, voglio darvi alcuni spunti ma che sia chiaro, lo scenario è più ricco e vicino di quanto possa sembrare a prima vista.

Ultimamente c’è stato un intervento al solito TED dove il neuroscienziato Christopher deCharms mostra come, con le nuove tecniche di neuroimaging, si possono portare a livelli sorprendenti il processo che in passato era affidato al biofeedback. In particolare deCharms studia (come molti ormai) l’impatto sul benessere psicofisico della meditazione.

Il concetto è semplice, se mi pongo difronte un feedback preciso e costante di certi miei stati fisiologici creo un loop che mi pone in una condizione meta rispetto ai processi stessi che generalmente non sono percepiti o solo parzialmente. Creare un loop è il processo base della cognizione e la tecnica ci sta dando progressivamente la possibilità di farne emergere di nuovi.

Seguendo lo stesso concetto stanno iniziando a diffondersi apparecchi sempre più sofisticati per la gestione del proprio stato psicofisico e il suo miglioramento. L’immagine che vedete sopra è l’Exmocare un emotion detection technology.

L’impressione è che i tempi siano maturi e che l’accelerata della convergenza tra il wellness, la psicologia del benessere e il personal knowledge management si imporrà sempre più.

Pensiamo alle strategie che sta seguendo Nintento con More Brain e Wii Fit, a Nike + iPod sono tutti piccoli passi verso la costruzione di un mercato del Personal KM non inteso più solo come gestione di informazioni di lavoro ma come informazioni di noi stessi come sistemi psicosomatici nella direzione del benessere.

Credo che questo processo influenzerà anche l’interaction design e la progettazione della user experience in quanto la tecnologia avrà nuovi input, da parte del sistema utente, con cui interfacciarsi per progettare nuove funzioni e obietti.

[Image by medGadget]

1 commento su “Personal Knowledge Management del benessere”

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