Luca Chittaro parla velocemente, alla fine dell’ultimo incontro di Venice Sessions, di Persuasive technology.
Tradizionalmente si sono occupate di HCI le scienze cognitive, certo cognitivismo e l’ergonomia cognitiva. Con la diffusione di internet possiamo aggiungere la psicologia sociale tra le “psicologie” che si interessano di HCI.
Probabilmente nei prossimi anni crescerà anche il ruolo delle neuroscienze ma secondo me sono e saranno utili anche competenze di psicologia dinamica e sistemica (non adottandole sul versante clinico). La prima per quello che ha da offrire sull’intrapsichico, il simbolico, il pulsionale, l’emotivo, la relazione, l’identità e la seconda sulla comunicazione.
Le interazioni mutano con l’evoluzione delle tecnologie, delle interfacce e delle culture di interazione che creano gli utenti.
Oggi le sfide sono:
- non solo l’interazione uomo-macchina ma l’interazione uomo-macchina-uomo;
- non solo il facilitare l’interazione, renderla usabile, ma aumentare la probabilità di indurre determinati comportamenti negli utenti;
- non basta il generico concetto di comunità di pratica per analizzare e progettare la co-costruzione dei comportamenti individuali e collettivi nelle community, bisogna sapere oscillare tra gli utenti come agenti di un sistema complesso e come persone con le loro peculiarità psicologiche e sociali.
Bella l’interazione uomo macchiana 🙂
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😀 …. corretto grazie 🙂
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