Frontiers 2007

Frontiers cresce sempre di più!

L’innovazione non è una merce che si può comprare andando a bussare alle porte delle università: “Scusi, mi dà due etti di innovazione ……. si si, abbondi pure”.

Sono sempre individui, al massimo piccoli gruppi di poche persone, che producono il nuovo. Non voglio fare il solito discorso suggestivo dei brillanti giovani in garage che tirano fuori l’idea rivoluzionaria, sarà anche perché i nostri box non hanno nulla a che fare con quelli delle villette americane. Sappiamo tutti che per nessuna azienda è facile fare i conti con la sfida della globalizzazione, la velocissima evoluzione tecnologica e soprattutto con il “sapere di non sapere”. Ora, non è detto che la soluzione sia sempre “cercare sulle pagine gialle” nel senso del rivolgersi al già noto, all’istituzionalizzato, al collettivamente riconosciuto. Che sia chiaro, questo non vuol assolutamente dire che all’interno di molte Società e Dipartimenti universitari non ci siano brillantissime persone, ma sono appunto individui, al più una piccola rete di gente capace e non è per nulla scontato che entrando dalle porte principali li si riesca ad incontrare.

Come intercettare questi individui? Frontiers of Interaction e Idearium sono una di quelle rare occasioni in Italia per farlo!

L’innovazione è un processo che nasce dal basso ed è dal basso che bisogna intercettarlo. Ovviamente questo vuol dire uscire da logiche del tipo: “Scelgo qualcuno o qualcosa solo quando è già stato scelto da qualcun’altro”, perché questo è il modo perfetto per dipendere sempre dagli altri, non sviluppare mai una autonomia, delle competenze e i canali per riconoscere l’innovazione e farla propria, come mentalità, come sensibilità, come rete. Siamo pieni di “esperti e consulenti” che sono tali non tanto per la validità delle loro idee e competenze ma perché sanno vendersi, dicono quello che gli interlocutori vogliono sentirsi dire, insegnano quello che poi loro stessi non fanno! Possiamo permetterci ancora di rimanere impantanati nella mistificazione delle apparenze, delle bandiere, dello scegliere solo “il già scelto”?

Certo, nulla è banale e semplice, la storia ci insegna che non sempre idee innovative erano pronte per il mercato appena nate, ma è anche innegabile che stiamo tendendo sempre più verso una destrutturazione delle aziende, fondate sempre più sulle idee, sulla conoscenza, su logiche di rete, la leggerezza, la velocità e la dinamicità.

Idearim è un network di esperti ibridi e la cultura del networking è uno dei fattori di maggiore trasformazione e innovazione che le aziende devono assumere.

Qui trovate le foto di Frontiers 2007

Qui i post intercettati da Technorati

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